lunedì 27 maggio 2013

Underworld: rifiuti & architettura

 Watts Towers

Al giorno d'oggi sono numerosi gli esempi di edifici costruiti con materiali di recupero o direttamente con degli scarti, tra questi ci sono le Watts Towers. Dette anche Torri di Simon Rodia, sono situate nel distretto di Watts, a Los Angeles e furono interamente costruite a mano da un immigrato Italiano tra il 1921 e il 1954. Sono costituite da una struttura fatta di barre d'acciaio rivestite con materiali di scarto di ogni genere.
In "Underworld", DeLillo ne da una dettagliata descrizione ripercorrendo la storia del loro ideatore e della loro costruzione. Riporto parte del testo in cui Nick Shay, il protagonista del romanzo, camminando per le vie di Los Angeles si ferma ad ammirare queste strane costruzioni:
"Watts Towers, una stramberia nata dalle innocenti visioni anarchiche di qualcuno[...]. Le torri, le vasche per gli uccelli, le fontane, i pali decorati, i cocci vivaci, i colori familiari, il verde delle bottiglie di 7-Up e il blu del Milk of Magnesia, tutte le vivaci maioliche incastonate nel cemento, insomma tutto quel complesso di strutture, porte e pannelli costruito a mano, da un solo uomo, un immigrante di un posto vicino a Napoli,[...],che aveva finito per impiegare trentatré anni della sua vita a costruire quel colosso con verghe di ferro, cocci di terracotta, ciotoli, conchiglie, bottiglie di bibite e rete metallica, impastando il tutto con la malta, tremila sacchi di sabbia e cemento."

Nella foto le Watts Towers di Los Angeles
immagine tratta da:<http://s194.photobucket.com/user/hellochrisy/media/WATTSTOWERS2.jpg.html>
"Camminai tra quelle torri che sembravano lavorate al traforo, tre alte, quattro più piccole, e vidi le maioliche che aveva inserito nell'intonaco sotto una volta, e il vetro fuso e la madreperla schiacciati sulla superficie dei mattoni cotti al sole. Nonostante la natura di scarto dei materiali, l'apparente improvvisazione, e nonostante il predominio dell'intuizione pura, l'uomo era sicuramente un grande costruttore. Il posto aveva una sua unità strutturale, dava l'impressione di temi ripetuti, di un abile lavoro d'ingegneria. E qua e là c'erano le sue iniziali, SR, Sabato Rodia, se questo era davvero il suo nome."
Don DELILLO, Underworld, Torino : Giulio Einaudi Editore, 2012, parte terza, capitolo primo.

Nella foto Sabato Rodia al lavoro su una delle sue torri
immagine tratta da: <http://www.wattstowers.us/history.htm>
Per avere maggiori informazioni sulle Watts Towers e su Simon "Sabato" Rodia vi rimando al sito http://www.wattstowers.us/, da cui ho tratto il seguente documentario del 1957:




In conclusione di questo post, dedicato al rapporto dell'architettura con i rifiuti, voglio citare la figura di Michael Reynolds, un vero e proprio architetto dei rifiuti che fin da tempi insospettabili realizza costruzioni interamente sostenibili  fatte con rifiuti di varia natura. Egli stesso vive nel deserto del New Mexico in una casa autosufficiente da ogni punto di vista, dove i muri e i pavimenti sono fatti interamente da agglomerati di lattine, bottiglie di birra vuote o copertoni usati riempiti di terra.
Su quest' uomo e sulla sua storia è stato girato nel 2007 un documentario di cui qui sotto trovate la prima parte: 

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